L’“imbroglio di Venezia”, la città nella dimensione sospesa del galleggiamento e della precarietà, tra l’onirico e la finzione. La geografia letteraria della soggettività. Dopo gli scenari bellici continuiamo ad esplorare l’approccio geografico che indaga il ruolo della percezione nella lettura delle complessità del paesaggio, specie in ambito letterario. La funzione del soggetto percettivo nell’’indagine sul […]Leggi di più
Cavalli morti a ogni passo, zampe all’aria, quasi fosse una guerra tra equini e non tra uomini, perché i cadaveri umani li seppelliscono subito. Città distopiche senza leggi, in attesa della riorganizzazione della società. Continuiamo il nostro percorso, iniziato con la Germania post bellica vissuta e descritta da Stig Dagerman. Il resoconto di viaggio è inteso come […]Leggi di più
L’altro lato della città, attraverso lo sguardo di Lorenzo Aragona, il protagonista del ciclo letterario “Parthenope Trilogy”. Alla luce del sole e nei sotterranei, tra vita, arte, magia, malavita e morte. E anche a tavola. Scrivere di Napoli o su Napoli è un esercizio che fa bene a molte parti del nostro corpo: fa bene […]Leggi di più
L’afflizione come conforto: «la gente si rattrista se le si dice che altrove si sono viste cose peggiori». Diaboliche parodie nel tempo delle rovine. Giornalismo letterario di viaggio e geografia. Il viaggio può essere a pieno titolo considerato come un’esperienza geografica. Esso infatti rappresenta di certo l’azione che mette in connessione gli uomini con gli […]Leggi di più