Misticismo e arti guerriere, un rapporto antico
La dialettica tra misticismo e arti guerriere è molto antica, come ci testimoniano le fonti storiche. Buddismo Chan e Arti marziali – Il secondo articolo della serie Shàolin
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Nonostante il primo precetto del Buddismo proibisca la violenza e seppure la maggior parte dei monaci osservava tale divieto, molte fonti, spesso provenienti dai compilatori confuciani, evidenziano il loro coinvolgimento in numerose rivolte armate sin dal periodo medioevale.
Anche i monaci presenti a Shaolin presero parte a diverse battaglie come testimoniato dalle stele incise nel monastero stesso che fanno risalire la prima presa alle armi all’anno 610. Tra le centinaia presenti vi è la famosa Stele del Monastero di Shaolin (Shaolin Si Bei) del 728 dove sono scolpiti ben sette testi e tutti fanno riferimento al contributo dei guerrieri di Shaolin durante una campagna militare dei Tang (618-917).
Grazie al sostegno dato ai Tang, il Monastero ha ottenuto numerose donazioni di terreni, proprietà statali, ricchezza e la gratitudine dell’imperatore al punto da nominare un monaco generale dell’esercito. Ciò evidenzia chiaramente le abilità raggiunte dai monaci.
La loro indiscussa partecipazione ai combattimenti non ci permette però di delineare in che periodo hanno iniziato ad esercitarsi nelle arti marziali né se già lo facessero in epoca Tang, infatti le fonti medioevali non menzionano le tecniche o le armi che utilizzavano.
Prima dell’epoca Ming (1368-1644) non è dunque possibile verificare se le arti marziali fossero parte delle pratiche quotidiane dei monaci, è solo nella seconda metà di questo periodo che la loro reputazione raggiunge la fama. L’addestramento marziale era certamente diventato parte delle pratiche monastiche ed erano state create diverse tecniche di combattimento.
I monaci praticavano tecniche a mani nude e con le armi, tra cui il bastone, la lancia ed il tridente d’acciaio. Il manuale più antico esistente dedicato al combattimento, compilato nel 1610, è intitolato Descrizione dell’originale metodo Shaolin del bastone (Shaolin Gunfa Chan Zong).
Proprio il bastone è l’arma che ha reso famosi i Monaci fino ai nostri giorni.
L’immagine del monaco che combatte con il bastone era già ampiamente diffusa in epoca Ming sia nella narrativa che nel teatro. Il leggendario guerriero buddhista Sun Wukong, ad esempio, è tra i protagonisti del famoso capolavoro della narrativa cinese Viaggio in Occidente, dove fa sfoggio della sua capacità magica di trasformare il bastone divino per difendere il Maestro Xuanzang durante il viaggio dalla Cina all’India alla ricerca delle Scritture Buddhiste.
Oggi la fama del Monastero di Shaolin ha trasformato quel luogo carico di leggende e suggestione in un polo economico, dove l’economia di un’intera provincia è sostenuta dal suo marchio. Una vera e propria industria del turismo che organizza tour internazionali, lezioni di arti marziali, gestisce ristoranti, alberghi, negozi di souvenir e dà vita a spettacoli dove la pratica marziale è caratterizzata da coreografie spettacolari. Recentemente il marchio è utilizzato anche per la produzione di prodotti tipici locali e di erboristeria della medicina tradizionale cinese.
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La decisione di trasformare il Monastero in un business mondiale ha ricevuto molte critiche anche se c’è chi lo considera come un modo per non far morire la millenaria tradizione culturale di Shaolin.
Bibliografia: Storia della Cina, Mario Sabattini, Paolo Santangelo, Laterza, 2005; Il monastero di Shaolin. Storia, religione e arti marziali cinesi, Astrolabio Ubaldini, 2011; Shaolin, alle origini dello zen e del kung fu, L’ippocampo, 2008; Le Filosofie Orientali, J.M. Koller, Ubaldini, 1971
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Nato a Caserta. Maestro di Wing Chun Kuen Kung Fu e di Qi Gong. Tra i maggiori esperti italiani di Kung Fu, è allievo diretto del Maestro Wong Nim Yi (10ma generazione, Scuola Mai Gei Wong). Pratica Arti Marziali dal 1979, tra cui Judo e Karate Do, finché nel 1992 si innamora del Wing Chun Kuen. Studioso di filosofia del Tao, si diploma nel 2005 in Medicina Cinese, settore Qi Gong presso l’AMSA (Associazione Medica per lo studio dell’Agopuntura) seguendo gli insegnamenti del Maestro Yuen, noto taoista (88esima generazione della Scuola della Pura Giada e 26esima generazione della Scuola della Completa Realtà). Fonda nel 2002 l’Associazione Tao Long tramite la quale diffonde i suoi insegnamenti. Tiene seminari internazionali in Francia, Grecia, e Germania.
Sito internet: www.maigeiwongitalia.it