L’autoironia dell’universo e della vita
Nella raccolta «Betelgeuse e altre poesie scientifiche», ecco l’astrofisica in rime di Franco Buffoni
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Come lo spazio-tempo che abitiamo è costantemente attraversato dall’eco residua del Big Bang, così i componimenti di «Betelgeuse e altre poesie scientifiche» sono percorsi in ogni istante da un’ironia pervasiva, che assume le sembianze ubique di una vera e propria radiazione di fondo.
Quest’ultima l’autore sa gestirla con maestria; anzi, ben conscio del fatto che l’ironia è solitamente in grado di trasformare in filosofia persino il dolore, Buffoni si mette a ragionare alacremente, e con humour tanto didattico quanto didascalico, sui molti guai combinati nei secoli dalla nostra ridicola arroganza e ci indica, nella morte, non l’estrema (f)unzione, ma l’estrema autoironia della vita stessa.
Il tutto sulla falsariga di un poetare sempre inscritto entro i saldi confini di una mente davvero acuta che, prendendo a pretesto le nozioni cosmologiche più disparate, le trasforma in altrettanti simboli della nostra condizione, dandosi a riflettere in piena sagacia sulle sventure pandemiche –nonché gli smisurati vizi e vezzi (mortalmente finanziari)– che affliggono oggigiorno l’esistenza quotidiana di noi esseri umani:
“Mentre da Roma cercavo sul Corriere/ Le notizie sul contagio a Gallarate,/ L’occhio mi è caduto sul servizio/ Con le foto da Marte. Trentaquattro istantanee/ Inviate da Curiosity, il rover della Nasa/ che da otto anni vaga sul pianeta./ Il Sole da Marte in un tramonto blu,/ Mount Sharp e il cratere di Gale,/ I sedimenti di un antico fiume/ Rocce meteoriti e dune/ E poi ad un tratto quel pallino chiaro/ The Earth/ La Terra vista dal cortile del vicino/ con le fidejussioni i rogiti i contratti/ Le zone rosse ed arancioni/ Le bare bianche senza estreme unzioni” (p. 141).
Franco Buffoni è uno scrittore e traduttore, nato nel 1948 a Gallarate (Varese); fra gli svariati romanzi e volumi di versi, che ha dato alle stampe nel corso degli anni, sono da ricordare senz’altro «Nell’acqua degli occhi» (Guanda, Milano, 1979), «Quaranta a quindici» (Crocetti, Milano, 1987), «Il profilo del Rosa» (Mondadori, Milano, 2000), «Guerra» (Mondadori, Milano, 2005), «Più luce, padre» (Sossella, Roma, 2006), «Reperto 74» (Zona, Genova, 2008), «Zamel» (Marcos y Marcos, Milano, 2009), «Roma» (Guanda, Milano, 2009), «Poesie 1975-2012» (Mondadori, Milano, 2012), «Il servo di Byron» (Fazi, Roma, 2012), «La casa di via Palestro» (Marcos y Marcos, Milano, 2014), «Jucci» (Mondadori, Milano, 2014), «Il racconto dello sguardo acceso» (Marcos y Marcos, Milano, 2016), «La linea del cielo» (Garzanti, Milano, 2018) e «Betelgeuse e altre poesie scientifiche» (Mondadori, Milano, 2021).
Ha insegnato letteratura inglese e letterature comparate presso numerose università, fra cui quelle di Torino e Milano IULM. Ha inoltre ricoperto molti incarichi istituzionali, aggiudicandosi prestigiosi premi banditi dai massimi organi dello stato e presiedendo per un certo periodo di tempo la commissione del Mibact per i premi e i contributi alla Traduzione.
Fondatore e direttore del semestrale «Testo a fronte», collabora assiduamente con le trasmissioni culturali di RaiRadio3, mentre –per la casa editrice Interlinea di Novara– cura la collana “LyraGiovani”, portando puntualmente all’attenzione della critica, come del grande pubblico, i nuovi talenti della poesia italiana.
Pietro Pancamo (1972) è autore della raccolta poetica «Manto di vita» (LietoColle). È stato incluso nell’antologia «Poetando» (Aliberti), curata da Maurizio Costanzo; il blog «Poesia» della Rai gli ha pubblicato una breve silloge di liriche e la radio nazionale della Svizzera italiana gli ha dedicato una puntata del programma «Poemondo». Fra il 2020 e il 2021 ha collaborato con “Il sabato del racconto”, rubrica settimanale dell’edizione parmense de «la Repubblica».
Fra le testate che lo hanno recensito –o su cui sono usciti, talora in inglese, suoi articoli, versi o racconti– figurano il «Corriere della Sera», «Il Fatto Quotidiano», «La Stampa», «Poesia» (Crocetti editore), «Atelier», «Gradiva», «Poetarum Silva», «Carmilla», «Vibrisse», «Il Ridotto», «Il Paradiso degli Orchi», «Cronache Letterarie», «FantasyMagazine», «IF. Insolito & Fantastico», «El Ghibli», «Scriptamanent» (Rubbettino editore), «Suite Italiana», «Il cucchiaio nell’orecchio», «Beyond Thirty-Nine», «Il Cofanetto Magico», «CoolMag», «Il Pickwick» e «Diogen» (rivista di Sarajevo, fra le più importanti d’Europa). Email: pietro.pancamo@alice.it – pipancam@tin.it