Donare libri alle scuole come forma di resistenza – L’intervista a Giuseppe Bellone
Da oggi è possibile donare un libro ai bambini e ragazzi dell’istituto Pier delle Vigne di Capua.
La città di Capua aderisce a #ioleggoperché, progetto sociale che coinvolge lettori, librerie e scuole di tutto lo stivale dal 21 al 29 novembre 2020.
Con #ioleggoperché è possibile donare libri alle biblioteche degli istituti scolastici, permettendo così di potenziare quelle già esistenti o di dare vita a nuovi spazi di sapere condiviso.
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L’iniziativa è alla sua quinta edizione e vede coinvolti a livello nazionale più di due milioni e mezzo di bambini e ragazzi , oltre tredicimila istituti, più di duemilacinquecento librerie gemellate.
Tra queste, “Cose d’interni” (link https://www.facebook.com/Cose-dinterni-1220557241368156), libreria e spazio culturale sito al civico 88 di Corso Gran Priorato di Malta, a Capua.
Abbiamo scelto di conversare di questa proposta culturale con Giuseppe Bellone, co-fondatore del Circolo dei Lettori (link https://www.facebook.com/groups/145531666053362),che ha arricchito lo studio di interior design “Cose d’interni” di una libreria, e direttore artistico di Capua il Luogo della Lingua, il festival che dal 2005 celebra la città per il suo valore storico-culturale e che ne fa crocevia di nuovi linguaggi artistici.
D. Giuseppe, come nasce questa bella e nobile idea? Qual è per te l’importanza di donare un libro, sia in condizioni ordinarie che straordinarie, come quella che stiamo vivendo da marzo?
R. L’iniziativa è stata accolta sia da Capua il Luogo della Lingua che da Capua città che legge, una qualifica che vede la città campana tra i Comuni più attivi nel promuovere la lettura sul proprio territorio, conferita per il biennio 2020-2021 dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Abbiamo fatto una scelta mirata scegliendo di gemellarci con l’istituto Pier delle Vigne, comprensivo di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Ripartire dai bambini e dai ragazzi, investendo nel creare per loro una biblioteca gratuitamente accessibile, significa intervenire su quei fattori che possano abbattere le barriere e stimolare la lettura come momento importante della propria giornata e crescita personale. Il potere dell’immaginazione può essere ancora più importante in un momento complesso come quello che stiamo vivendo.
Nonostante lo sforzo incredibile fatto dagli operatori del settore scolastico e dai genitori, forse è giusto dare spazio a modi diversi di stare insieme. I più piccoli, soprattutto quelli che non hanno potuto avere un inizio di carriera scolastica “normale”, sono stati in qualche modo privati di qualcosa. La lettura ad alta voce e “in presenza” di un libro – per i bambini – può diventare un nuovo momento di intimità con la famiglia o – per i ragazzi più grandi – con sé stessi e gli amici con cui si vorranno condividere emozioni e pensieri sorti da questa forma di intrattenimento. Soprattutto, può essere un piacevole break dal digitale, ormai fondamentale e imperante durante l’arco della giornata.
A prescindere dalla straordinarietà del momento, bisogna tenere presente che purtroppo il libro può rappresentare ancora un bene di lusso per alcune famiglie, quindi sarebbe bene proporre maggiore sensibilità verso questo argomento: fare prestito di libri è democratico e per questo necessario.
Questa sensibilità sicuramente è esercitata da molti lettori. Noi chiamiamo i nostri a mettersi in primo piano, come persone che possono donare, collaborare, essere parte attiva di un processo che investe sull’educazione delle nuove generazioni, dal basso.
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D. Oltre che all’acquisto di persona, sarà possibile farlo anche grazie a internet. Come è possibile aderire all’iniziativa online?
R. Sarà possibile partecipare, per chi lo preferisse, anche da remoto. Gli ordini, la scelta dei volumi, le dediche, possono essere gestiti serenamente online. Un nostro libraio risponderà a telefono al numero 338-6829057 e si occuperà delle donazioni.
D. Qual è il ruolo dei luoghi che fanno cultura e che resistono, nel momento presente?
R. Le restrizioni hanno drasticamente modificato fruizione di spazi ed eventi. Stiamo cercando di non perdere entusiasmo e contatto. Ci siamo messi in gioco, abbiamo aderito a varie piattaforme, tra cui Bookdealer, una iniziativa che aggrega le librerie indipendenti, per poter essere vicini ai nostri lettori con le consegne a domicilio.
Durante il lockdown di marzo abbiamo organizzato molti eventi online. Ci siamo presi anche dei momenti per fare delle riflessioni e reagire alla sfide che si proponevano. Ad esempio, costretti a rimandare la quindicesima edizione del festival, che si sarebbe dovuto svolgere lo scorso maggio, non abbiamo però perso fiducia nella nostra missione: raccontare la nostra Capua nel modo in cui merita.
Abbiamo scelto di fare del sito “Il luogo della lingua” (link https://www.capuailluogodellalingua.it/?fbclid=IwAR000STb7y12npUqQ5_R95LSZc3uqMH0ea_QYfz-4btryIlCn2YHMx4wFY4) un magazine teso alla promozione della città e del suo patrimonio monumentale, che sarà visitabile anche con tour virtuali. Della nostra home page vorremmo fare una pagina dinamica di informazione culturale non solo della città, che miriamo a far rivivere come capoluogo culturale, ma dell’intera provincia.
Pensiamo che sia necessario mantenere un filo diretto con le persone, offrire servizi di informazione, ricordare le cose belle che ha da offrire la nostra terra, anche ora che siamo distanti.
È un modo per continuare a resistere ed esistere con tutte le nostre forze, senza risparmiarci su nulla, finché sarà possibile.
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Nata a Napoli, 1987. Impegnata tra divulgazione medico-scientifica e artistico-culturale. Laureata in Farmacia, è particolarmente concentrata nella sensibilizzazione sui temi delle algie cranio-facciali e della prevenzione sessuale. Promotrice e organizzatrice di eventi culturali a Caserta, il cui scopo principale è valorizzare i talenti artistici del territorio. Ha collaborato con diverse testate e lit-blog. È editor di volumi poetici e di narrativa, conduce workshop di scrittura creativa e corsi di editoria. Organizza gare di slam poetry, indipendentemente o come membro del collettivo Caspar – Campania Slam Poetry. Grazie agli studi in recitazione ha sviluppato un approccio performativo alla poesia: oltre a organizzarne, è ospite presso mostre, manifestazioni, happening, incontri letterari da sola o assieme al gruppo “Voci Confinanti”, di cui è membro. Ha un programma radio come podcaster: “RadioSonetto”.
Sito: www.mariapiadellomo.wordpress.com
Fb: www.facebook.com/mariapia.dellomo