Curriculum Vitae di Chiara FERRAGNI
Il film selezionato ai Nastri d’Argento 2020 del documentario è ‘Ferragni: Unposted’ di Elisa Amoruso. Chiara Ferragni è l’imprenditrice italiana da 49 milioni di euro e soprattutto in continua crescita. Una donna d’affari elogiata da Forbes, Dior, Hilton, W Magazine e tanti altri.
Puoi farlo anche tu! È il messaggio unico che vuole mandare Chiara Ferragni attraverso il suo documentario. Il 4 settembre 2019 viene presentato a Venezia, in occasione de La Biennale del Cinema, il documentario “Chiara Ferragni – Unposted“, per la regia di Elisa Amoruso.
Un’ora e mezza di pura adorazione dell’icona mondiale del fashion, come un lungo trailer di Sex and the City il documentario scorre con una leggerezza inebriante.
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Chiara Ferragni si presenta nelle sue fragilità e riflessioni, già note per chi la segue, ma ottimo biglietto da visita per chi non rientra tra i suoi 20 milioni e oltre di followers su Instagram.
Come Walter Albini nel 1972 fu l’italiano che per primo al mondo creò il prêt-à-porter, Chiara Ferragni è l’italiana che prima al mondo incarna la figura dell’influencer.
Comincia con le prime foto su Flickr, seguite poi dai post sul blog The Blonde Salad, fino alla consacrazione sul social del fashion per eccellenza Instagram.
Tutto il documentario va guardato e letto come un curriculum vitae della stessa Chiara Ferragni, non bisogna aspettarsi altro. In un CV chiunque mette ciò che ama di se stesso e ciò che lo valorizza. Lei così ha scelto di fare.
La visione è strutturata per obiettivi raggiunti. La società Chiara Ferragni Collection crea un indotto di 49 milioni di euro, con 80 dipendenti e quelli ancora da raggiungere.
Le esperienze professionali collezionate dal primo invito alla Milano Fashion week nel 2010 e i successi ottenuti con allegate le lettere delle referenze di coloro che hanno già apprezzato le doti professionali della stessa.
Scorrono così le testimonianze delle personalità del fashion system come Paris Hilton, Moira Forbes (vice presidente esecutivo di Forbes), Maria Grazia Chiuri (direttore creativo di Dior) e Stefano Tonchi (capo redattore di W Magazine), che parlando dei social media spiega il rapporto diretto che essi creano tra il consumatore e il prodotto.
La regista sceglie di mettere in sequenza anche le immagini di repertorio della famiglia di Chiara, con i VHS registrati dalla madre nelle loro vacanze d’oltre oceano dagli anni ’80 in poi, fino al regale matrimonio a Noto nel 2018,concludendo con elogi alla bravura della ragazza che si è fatta da sola.
Questo non sarà il suo ultimo approccio alla cinematografia. Non ha finito di mostrarci tutto, perché di lei tutto vogliamo sapere e sempre di più, come afferma l’artista delle dive Francesco Vezzoli.
PS: Il documentario è in streaming su Amazon Prime Video.
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Nata a Roma nel secolo scorso. Architetto, curatrice d’arte contemporanea ed imprenditrice nel settore del lusso Made in Italy. In Cina, dove vive, fonda la “Luxus International Srl”, celebrando l’eleganza e lo stile italiano in Oriente, di frequente su vari media italiani e cinesi. E’ l’unica rappresentante italiana ammessa all’edizione 2020 dell’ART021 Shanghai Contemporary Art Fair (la più importante fiera asiatica dell’arte contemporanea) ed è l’unica europea (e unica donna) a far parte del team di prevenzione della Foshan University. Cura la sezione “moda” di Rubrics, intervistando grandi professionisti e vip, dagli Universal Studios di Los Angeles (Hollywood), al mondo della grande imprenditoria, dell’arte e del lusso italiano internazionale. Si forma a “La Sapienza”, in Architettura e successivamente consegue il master in “Curatore d’arte contemporanea” a lo “IED”. Si perfeziona a Parigi, in una galleria d’arte di Le Marais e in un castello in Piccardia, “Lizières”, da un’idea dell’artista Ramuntcho Matta. La vocazione artistica e la qualità professionale la portano da Parigi a Pechino, passando per Singapore e nuovamente in Cina, a Canton. Parla italiano, inglese, francese e cinese.
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