Cucina fotografata, parla Gabila Gerardi

Intervista alla duplice artista, tra creatività, Instagram, estetica e perfezionismo. Un nuovo e interessante volto della tradizione pasticcera italiana [in coda, ricetta: Quattro quarti al cedro diamante]

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Fotografa, cuoca, ma soprattutto elbana, Gabila Gerardi è la poliedrica autrice che firma ricette e immagini della pagina instagram @panedolcealcioccolato e della rubrica “Dolci Tradizioni” su FiorFiore In Cucina Coop. Donna solare e verace dall’impeccabile gusto compositivo, nei suoi scatti esprime l’approccio empatico per le geometrie dei suoi lievitati o l’estasi orgogliosa di chi ha passato ore e ore con le mani sporche di farina e ha perso il conto delle infornate finché l’alveolatura non fosse perfetta e la maglia glutinica elastica e umida al punto giusto. Questa “recipe creator” riesce, come pochissimi, non solo ad immortalare gli eccellenti risultati della sua passione culinaria, ma a rendere il processo laboratoriale un viaggio elegante nella miglior tradizione pasticcera italiana.

E’ nata prima la passione per la fotografia o per la cucina?

Diciamo che sono nate nello stesso momento: la fotografia è arrivata inaspettata in un periodo di “pausa” in cui mi sono ritrovata in cucina travolta da trasmissioni televisive e infiniti blog che parlavano solo di food. Incuriosita seguivo tutto con entusiasmo finché un giorno ho avuto il coraggio di lanciarmi anch’io in questo mondo iniziando a fotografare i miei piatti con l’iPad. Ciò che è arrivato in seguito non è rimasto un segreto.

Ci racconti della longeva collaborazione con l’editoriale FiorFiore In Cucina Coop?

In realtà c’è poco da raccontare, posso solo dire che se collaboro con questo editoriale è unicamente grazie al meraviglioso rapporto di amicizia e fiducia che si è instaurato con una delle collaboratrici. Io sono sempre stata affidabile nei loro confronti, garantendo qualità e contenuti esclusivi, loro hanno costantemente creduto in me lasciando che mi esprimessi senza troppi vincoli, forse è stata proprio questa la carta vincente. Ad oggi mi sento parte della loro squadra e per questo li ringrazio pubblicamente.

Qual è la cifra distintiva dei tuoi scatti culinari e come articoli lo shooting fotografico?

I miei scatti li definisco essenziali, minimali, eleganti, sinceri, dove la geometria si ritaglia sempre il suo spazio. Gli shooting non li programmo mai in anticipo, tutto viene dettato dal momento, compresa la scelta dei props da includere che di solito sono pochi, di colore chiaro e poco commerciali. Inizio a scattare senza pregiudizi ma solo con l’intendo di portare a casa la fotografia più emozionante di sempre. Il vero protagonista per me resta sempre il cibo.

Da appassionata di dolci e lievitati qual è il tuo comfort-food d’elezione?

Pane e dolci da credenza restano il mio comfort-food preferito anche se i dolci al cucchiaio arrivano a ruota.

Sei saldamente ancorata all’isola d’Elba e le origini toscane talvolta fanno capolino nel tuo blog fra ricette tradizionali e sapori dalla genuinità ruvida. Come food creator quanto contano nei tuoi piatti sperimentazione e contaminazione?

Inconsapevolmente forse contano più di quello io creda. Cucino piatti alla mia portata, che mi appartengono e soprattutto metto a punto ricette che rispettano stagioni e sani alimenti del mio territorio. Sono cresciuta in campagna ed è stata proprio la mia famiglia a trasmettermi il rispetto e l’amore per il “nostro cibo”.  Sono un’autodidatta, il “campo di gioco” è la mia scuola, ma sicuramente ho sempre potuto contare su un ottimo intuito, predisposizione all’ascolto e una memoria di ferro trainata da grande sensibilità.

Oltre ai corsi all’Elba Kitchen Club, gestisci assieme a tuo marito la braceria per intenditori Barbacoda. Ci parli di questi due progetti e di quale ruolo ti sei ritagliata nelle rispettive cucine?

In realtà i corsi in collaborazione con Elba Kitchen Club sono reali solo grazie all’amicizia che mi lega con Andrea e Cristina, i titolari dell’azienda; periodicamente mi chiamano ed io (quasi in amicizia) partecipo più che volentieri. Al Barbacoda invece svolgo il mio lavoro principale occupandomi (insieme a mio marito) della gestione del locale, in più tutti i dolci che abbiamo deciso di mettere in carta sono rigorosamente fatti da me.

Immagini: www.gabilagerardi.it   @panedolcealcioccolato   @barbacoda

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RICETTA: Quattro quarti al cedro Diamante

Quattro quarti al cedro Diamante, un dolce profumatissimo, rivisitazione a colori dell’intramontabile classico con limone e semi di papavero.

• 150 gr Farina debole
• 150 gr Zucchero semolato
• 150 gr Burro morbido
• 10 gr Lievito per dolci
• 30 gr Codette colorate
• 2 Cedro Diamante (succo filtrato)
• 1 Cedro Diamante (scorza grattugiata finemente)
• 1 Uovo fresco
• 1 Tuorlo fresco
• 100 gr Zucchero a velo

In una terrina capiente (o in planetaria con foglia), montare il burro con lo zucchero semolato, quindi aggiungere uova, farina, lievito e scorza di cedro, impastando energicamente. Unire il succo di cedro e le codette mescolando delicatamente, versare in uno stampo da plum cake ben imburrato, badando a non superare la metà dei contenitori e a non livellarne la superficie, infornare a 180° C per 22 min. (statico valvola chiusa). A parte preparare la glassa unendo lo zucchero a velo con 2 cucchiai d’acqua a temperatura ambiente e mescolando fino ad ottenere un composto liscio e denso che andrà versato sul dolce una volta freddo.

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