Magnolia, la lussuosa
Come coltivare e gestire l’eleganza di un fiore dalle tante varianti, evitando di commettere alcuni dei classici errori da profani.
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Se amate i fiori grandi e lussuosi, nel vostro giardino non può mancare una Magnolia. Il genere Magnolia comprende circa ottanta specie di dimensioni molto variabili. Si va dai circa tre metri della Magnolia liliiflora, agli oltre venti metri della Magnolia grandiflora.
Nei giardini sono utilizzate diverse specie e varietà.
Magnolia grandiflora è un albero sempreverde, grande e imponente, che richiede ampi spazi (la chioma è compatta e si allarga parecchio). Ha foglie grandi, ovali, coriacee, lucide, lisce, verde scuro sulla pagina superiore e verde chiaro (o color ruggine nella varietà “Gallisoniensis”) e vellutate sulla pagina inferiore.
I fiori appaiono in tarda primavera ed estate, in punta ai rami. Sono bianchi, larghi una ventina di centimetri, profumati. Hanno una forma a coppa e durano molto poco. I frutti sono delle “pigne” di consistenza legnosa dai quali fuoriescono, a maturità,
parecchi semi rossi. I rami di questa specie sono usati anche nella composizione di corone di fiori e centritavola per creare la base verde che fa da sfondo e cornice ai fiori.
La Magnolia grandiflora non è utilizzata per la sua fioritura. Questa infatti è scarsa e non di grande pregio. Viene usata come grande albero singolo in ampi giardini o in gruppi che facciano da “quinta” ai lati dei parchi. Spesso sono usate anche in piccoli giardini dove
necessitano di continue potature per mantenere le dimensioni ridotte. Evitate questo errore. Ci sono un sacco di piante sempreverdi migliori della Magnolia grandiflora per i piccoli spazi.
La Magnolia obovata ha foglie caduche, verdi. I fiori sono bianchi all’interno e rosa all’esterno. Ne esistono varietà di diverse sfumature, fino al porpora. Hanno forma allungata, eretta, simile a quella dei fiori di tulipano. La Magnolia liliiflora raggiunge i tre metri di altezza. Ha foglie caduche e fiori larghi, bianco-rosati all’interno e rosso porpora all’esterno. Molto diffusa è la Magnolia stellata, arbusto che raggiunge i cinque metri di altezza, con fiori bianchi o rosa, profumati e dai petali sottili e allungati che danno al fiore un aspetto
leggero e scanzonato.
Infine la Magnolia X soulangeana è un ibrido dal fiore eretto, grande, che una volta aperto è largo dieci-venti centimetri. Alcune varietà hanno anche fiori più grandi, fino a trentacinque centimetri. I fiori sono di vari colori nei toni del rosa e del lilla. Questa
Magnolia è stata ottenuta da Étienne Soulange-Bodin, un agronomo francese, nel 1820, tramite l’incrocio di Magnolia denudata e Magnolia liliiflora. La “X” nel nome indica che la pianta è un ibrido e non una specie originaria. È tra le magnolie più diffuse e conosciute.
Raggiunge i sei-otto metri di altezza e ha foglie caduche.
Esistono anche varietà a fiore giallo. Segnalo la Magnolia acuminata, un grande albero originario del Nord America dai fiori non molto decorativi e la Magnolia “Butterflies”, una cultivar molto bella che cresce fino a cinque, sei metri di altezza. La coltivazione della Magnolia è semplice e richiede poche cure. Ama terreni freschi e ben drenati o comunque privi di ristagni d’acqua. All’impianto aggiungete del fertilizzante organico al terreno e annaffiate abbondantemente. Una volta che la pianta sarà attecchita non sarà necessario darle acqua, se non nelle stagioni più calde e comunque solo se il terreno è asciutto.
Anche se si adatta a terreni di diversa natura, la Magnolia predilige quelli tendenti all’acido. Il calcare infatti può provocare, alla lunga, problemi nell’assorbimento delle sostanze nutritive, con comparsa di clorosi (foglie gialle con le venature verdi). La Magnolia non necessita di potatura ma, al massimo, di una pulizia dai rami secchi e rotti dopo la fioritura. Le varie specie di Magnolia sono usate come esemplari singoli o in piccoli gruppi, da mettere in posizioni soleggiate. Se messe all’ombra la fioritura ne risente parecchio.
Scegliete il posto dove piantarla considerando accuratamente le dimensioni che raggiungerà. Potarla, infatti, ne rovinerebbe la forma e la bellezza, altrimenti elegante. Le Magnolie sopportano bene il freddo, ma per evitare che gelate tardive o venti rovinino boccioli e fiori è consigliabile piantarle in zone protette dalle correnti d’aria. La Magnolia stellata e la liliiflora possono essere usate per creare siepi informali su confini e contro muri e case a causa delle loro dimensioni ridotte. Ogni anno sarà opportuno concimare la Magnolia con del fertilizzante organico (stallatico, letame, compost…) o con del concime chimico granulare complesso (con tutti gli elementi nutritivi necessari).
Immagine: Insplash, @anniespratt
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Nato a Lecco il 15 luglio 1976, diplomato in impiantistica e manutenzione di parchi e giardini presso la Scuola Agraria del Parco di Monza, si occupa di agricoltura e giardinaggio. Ha insegnato presso l’Università della Terza Età “Anni verdi” di Milano e ha tenuto corsi e conferenze sul tema del giardino e della coltivazione.
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