Il museo dello stilista Valentino
Un ottimo modo per non dimenticare che l’alto artigianato italiano è il migliore del mondo. Da un’idea di Giancarlo Giammetti, socio e collaboratore di Valentino, uno spazio espositivo di 10mila metri quadri con un archivio di quasi 50 anni di attività, visitabile virtualmente.
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Sono già passati dieci anni da quando il marchio di lusso Made in Italy Valentino Garavani noto come Valentino, casa di moda fondata a Roma nel 1959, ha aperto, anticipando chiunque altro, il proprio museo virtuale.
Vai al sito del Museo Virtuale
Il museo virtuale di Valentino nasce come spazio espositivo per i lavori degli stilisti che nei decenni si sono susseguiti all’interno della maison di moda, una delle più influenti nel mondo.
Oltre 5000 documenti tra abiti e immagini di sfilate sono in mostra all’interno del palazzo in 3D suddiviso in sette gallerie. Il palazzo, un vero museo virtuale con ampie vetrate e spazi aperti con muri bianchi e grandi cubi rossi utilizzati per cambiare galleria e scegliere il proprio percorso che richiamano l’iconico rosso Valentino, brillante e acceso anche attraverso lo schermo.
Nella realtà l’intero museo occuperebbe una superficie di 10mila metri quadri, tanto è il prezioso materiale raccolto al suo interno.
Ogni abito in mostra può essere selezionato: si apre una finestra esplicativa e di approfondimento con foto di bozzetti e delle celebrità che lo hanno reso ancora più desiderabile, oltre che la descrizione del modello e la possibilità di zoomare ogni dettaglio.
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Il museo di Valentino rappresenta una vera e propria enciclopedia della moda, non solo per la casa di origine, ma per la storia di mezzo secolo del bagaglio culturale che è l’artigianato italiano, riconosciuto come il migliore in tutto il mondo.
Giancarlo Giammetti, collaboratore artistico e socio di Valentino per oltre 50 anni, in un’intervista per BoF del 2011, uscita in concomitanza con l’inaugurazione del museo, spiegava:
“Sono appassionato di tour virtuali. Ricordo che anni fa andai online al sito web della Barnes Foundation. Sono rimasto affascinato da questo tour virtuale, che era una telecamera che girava per le stanze della galleria. Potresti muoverti e concentrarti sui dipinti. Questo è sempre stato nella mia mente. E quando abbiamo iniziato a pensare a cosa fare di questo enorme archivio di quarantasette anni, che era abbastanza ben organizzato, mi sono chiesto come renderlo disponibile e come tenerlo insieme e anche come tenerlo come ricordo per noi stessi. Così è nata l’idea di un museo virtuale”.
www.businessoffashion.com/articles/technology/digital-scorecard-valentino-garavani-virtual-museum
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Nata a Roma nel secolo scorso. Architetto, curatrice d’arte contemporanea ed imprenditrice nel settore del lusso Made in Italy. In Cina, dove vive, fonda la “Luxus International Srl”, celebrando l’eleganza e lo stile italiano in Oriente, di frequente su vari media italiani e cinesi. E’ l’unica rappresentante italiana ammessa all’edizione 2020 dell’ART021 Shanghai Contemporary Art Fair (la più importante fiera asiatica dell’arte contemporanea) ed è l’unica europea (e unica donna) a far parte del team di prevenzione della Foshan University. Cura la sezione “moda” di Rubrics, intervistando grandi professionisti e vip, dagli Universal Studios di Los Angeles (Hollywood), al mondo della grande imprenditoria, dell’arte e del lusso italiano internazionale. Si forma a “La Sapienza”, in Architettura e successivamente consegue il master in “Curatore d’arte contemporanea” a lo “IED”. Si perfeziona a Parigi, in una galleria d’arte di Le Marais e in un castello in Piccardia, “Lizières”, da un’idea dell’artista Ramuntcho Matta. La vocazione artistica e la qualità professionale la portano da Parigi a Pechino, passando per Singapore e nuovamente in Cina, a Canton. Parla italiano, inglese, francese e cinese.
Email: ambrapatarini@gmail.com – Instagram: ambrapatarini – Sito: https://linktr.ee/AmbraPatarini