PROLE POETICA: Cristian Zinfolino


L’intervista (audio) a Cristian Zinfolino, vincitrice della sezione “Poesia performativa” del Premio Internazionale Luigi Vanvitelli.

MIA MADRE è UN CERVO

La gioia è una delinquenza che intacca 

l’oscurità del regno d’incapaci!

E tutti i ponti andranno alla deriva,

senza pilastri, gridando alleluja.

La pioggia sarà risposta tardiva

quando i fianchi verranno lacerati

dal branco. Nelle loro tasche, biada

rubata; e si spaventeranno per

i sacchi neri pronti a soffocarli

in un bacio disappunto. Negare

e annegare, questo sapranno fare,

nella foga di trovare il capro

per espiare il male. 

 Mia madre è un cervo e le sue corna forti

presto farà di nuovo caldo – dice

mentre emana un gran calore, accogliendo

la separazione tra il vero e l’io

credo. Agitarsi è un accenno alla vita,

ci spinge a vedere forme in nuvole

rapide, in figure satellitari.

Immaginiamo vita oltre la vita

e vogliamo lasciar sfogo alla rabbia

e all’amore, poi alla rabbia e all’amore

ancora alla rabbia e infine all’amore!

Tutto resta, mentre noi non restiamo,

la valle gonfierà questo silenzio,

gli occhi degli uccelli ci guideranno

verso un’alba che cancellerà le ombre.

Brucio! Brucio di corpi rivelati

dai bifolchi, quasi fossero loro

bestiame. – I vermi porteranno il sangue

nella terra tenera affinché gli alberi

ne facciano fiori profumatissimi.

Non conto i resuscitati, la morte

bagna loro le labbra di alcol.

Una bestemmia da sbornia in lingue

straniere e via a scavalcare muri d’amore.

Le mani degli spazzini accarezzano

i volti sudici ma in noi deflagra

l’eden dell’altro e l’eccetera…

– Al capezzale ci sarà l’universo

Cristian Zinfolino nasce nel 1986 a La Spezia. Dal 2017 fa parte della Lega Italiana Poetry Slam e si presenta con lo pseudonimo di “Kosmonavt”. Nel 2019, vince secondo premio Sinestetica per la sezione videopoesia con “Pugno di Mosche”. Nel 2021 vince il secondo premio Bologna in Lettere per la sezione poesia orale con la poesia “Pinocchio” e pubblica la sua prima serie di videopoesie e libro dal titolo “Il Genere Umano”, sulla piattaforma Howphelia del collettivo Ophelia Borgesan. Nello stesso anno, pubblica la sua prima raccolta di spoken music “Compendio di Groenlandia” con cui è finalista al Premio Sanesi. A Marzo 2022 pubblica la sua prima raccolta di poesie “Made in URSS” con Edizioni del Faro, trasposizione scritta e ampliata della performance di spoken music “Memorie dal Sottosoviet”. Nello stesso anno è finalista nella categoria di poesia orale di Bologna in Lettere con la poesia “Liturgia Italiana”. Nel 2023 vince il primo premio Sinestetica con la videopoesia “Florilegium”. Nel 2024 è vincitore al Premio Bologna in Lettere nella sezione di poesia orale con la poesia “Chi si ricorderà deɜ figlɜ?”; e del Premio Internazionale Luigi Vanvitelli con la poesia “Mia madre è un cervo”. A marzo, esce la sua seconda raccolta di spoken music “Furiosɜ”.